×
Gerani rosa in una vecchia valigia come contenitore.

Il Geranio: com’è arrivato in Europa?

Nel XVII secolo, un giovane botanico viaggiò in Sudafrica e vi scoprì una pianta particolarmente bella e sconosciuta. Decise di portarla con sé in Europa, dove divenne rapidamente molto popolare con il nome di "Geranio": oggi è una delle piante ornamentali più popolari in assoluto!

Nel XVII secolo, un giovane botanico viaggiò in Sudafrica e vi scoprì una pianta particolarmente bella e sconosciuta. Decise di portarla con sé in Europa, dove divenne rapidamente molto popolare con il nome di “Geranio”: oggi è una delle piante ornamentali più popolari in assoluto!

Un viaggio lungo e pericoloso

Barattolo Mason vintage con una combinazione di gerani, pianta di liquirizia e lavanda su un tavolo da giardino.

Il Geranio è originario del Sudafrica, dove fu scoperto dal giovane botanico Paul Hermann ai piedi della Table Mountain.

Durante il suo viaggio, Hermann dovette superare diverse tempeste e infermità e fece una pausa di dieci giorni presso una stazione di rifornimento della Compagnia delle Indie Orientali sulla costa sudafricana.

La scoperta di una pianta sconosciuta e particolarmente bella

La tappa si rivelò una sorpresa:

approfittando della pausa nel suo viaggio Hermann esplorò la costa sudafricana ed esaminò la vegetazione intorno alla Table Mountain. Fu sopraffatto da ciò che trovò, scoprì un’impressionante varietà di piante, tutto intorno a lui era verde, rigoglioso e pieno di colori.

Gerani rosa e arancioni in vasi di vetro su un vassoio di metallo.

Una pianta attirò in particolar modo la sua attenzione: non la conosceva e non l’aveva mai vista prima, era alta più di due metri, aveva una fioritura molto colorata ed era straordinariamente bella. Fu così che Hermann prese alcuni campioni della pianta e li spedì in Olanda.

Il "Geranio" diventa più popolare - e tutta l'Europa lo vuole

Gerani rosa in un vaso di pietra su un tavolo di legno con stoviglie vintage.

Il Geranio è stato importato nei Paesi Bassi via nave e coltivato intensivamente, e poi a seguire si diffuse anche nel resto d’Europa.

La pianta era molto resistente e sopravvisse al viaggio senza alcun danno.

I botanici olandesi se ne presero cura e la fecero crescere, e presto apparve nei giardini botanici di tutta l’Olanda.

Naturalmente, questo non passò inosservato:

altri Paesi europei si interessarono rapidamente a questa pianta così bella, resistente ed esotica.

La nobiltà e gli abitanti delle città ricche ne furono particolarmente entusiasti.

Misure, forme e colori differenti

L’interesse generale, che si stava via via diffondendo, fece sì che il Geranio diventasse così ricercato da essere coltivato in più forme, dimensioni e colori. Nel 1826, c’erano già 352 specie diverse di Geranio nell’almanacco delle piante di Weimar “Hortus Belvederanus”. Non era solo ricercato come pianta ornamentale, ma anche coltivato specialmente nel sud della Francia per la produzione di profumi.

La sua popolarità non diminuì quando, nel corso del XVIII secolo, si scoprì che il “Geranio” non era in realtà un Geranio. I Gerani in realtà hanno cinque petali della stessa dimensione, mentre questa varietà aveva due petali più grandi in alto e tre più piccoli in basso. Anche se apparteneva alla stessa famiglia di piante, non era di fatto un Geranio. Gli fu dato dunque il nome di “Pelargonium”, ma non prese piede ovunque.

Oggi vengono venduti all’anno: 400 milioni di Gerani

Piccolo balcone con gerani rossi e rosa e mobili di metallo nero.

La popolarità del Geranio continua a crescere: ancora oggi, ogni anno vengono sviluppate nuove varietà e colori. Attualmente esistono circa 17.000 varietà con nomi diversi registrate nel Registro Internazionale dei Pelargonium, e altre ne verranno aggiunte.

Sono circa 400 milioni le piante che vengono vendute in Europa ogni anno, di queste 100 milioni nella sola Germania – questa incredibile storia di successo è sempre in evoluzione. Il giovane Paul Hermann probabilmente non avrebbe mai immaginato che la pianta avesse successo simile.

Venite a trovarci su Facebook, Pinterest e Instagram.